STORIA DELLA COPPA DEL MONDO

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1994 - BRASILIAN STYLE

Per la prima volta la rassegna iridata esce dall'asse Europa-Sudamerica infatti la superpotenza americana,gli Usa,organizzano la 15° edizione del Mondiale;sarà un successo di pubblico e spettacolo come nella tradizione a stelle e striscie,nonostante i dubbi della vigilia, non essendo il calcio  tra gli sport piu seguiti dagli statunitensi. Al Mondiale americano vi partecipano 13 squadre europee (Belgio,Bulgaria,Germania,Grecia,Irlanda,Italia,Norvegia,Olanda,Romania,Russia,Spagna,Svezia e Svizzera) 4 squadre sudamericane (Argentina,Bolivia,Colombia e Brasile) 3 africane (Camerun,Marocco e Nigeria) 2 centroamericane (Messico e Usa) 2 asiatiche (Arabia Saudita e Corea del Sud). L'Italia diretta dal nuovo "guru" del calcio italiano Sacchi vi arriva con buone prospettive,la squadra in effetti è competitiva e adotta un sistema di calcio non piu prudente come nel passato ma votato all'azione offensiva e all'adozione della tattica del fuorigioco in fase difensiva; gli azzurri però faticano a qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta giungendo solo terzi nel girone e venendo ripescati tra le migliori formazioni arrivate terze.Negli ottavi di finale l'Italia rischia l'osso del collo contro la forte Nigeria ma viene salvata dalle prodezze del fantasista Roberto Baggio , da questo momento gli azzurri ritrovano la verve giusta ed eliminano in successione Spagna e Bulgaria raggiungendo l'ambita finalissima di Pasadena. Nonostante il caldo torrido del clima americano (molte partite si giocarono nelle prime ore del pomeriggio per favorire la visione in Europa) lo spettacolo calcistico non manca ed entusiasma il numeroso pubblico americano, buona fu la prestazione dell'Argentina, nonostante l'eliminazione precoce contro la Romania (condizionata dalla squalifica di Maradona,trovato "stranamente" positivo alla prova del doping), positiva la prova dell'Olanda e della sorprendente Bulgaria, deludente invece la prestazione dei campioni in carica della Germania (nuovamente unita dopo la storica caduta del Muro) eliminati proprio dalla brillante formazione bulgara. A raggiungere in finale gli azzurri  è il Brasile, che ritorna sulla ribalta mondiale dopo le delusioni delle ultime edizioni, la formazione brasiliana guidata da Dunga (vecchia conoscenza del calcio italiano) pratica un calcio atipico rispetto alla tradizione carioca, infatti si basa su una difesa e centrocampo moto equilibrati affidandosi alle scorribande dei veloci attaccanti Bebeto e Romario; sarà proprio la concretezza tattica che porterà il Brasile a conquistare il suo quarto titolo iridato battendo solo ai calci di rigore l'Italia del C.t.Sacchi,penalizzata anche dalla cattive condizioni fisiche del fuoriclasse Baggio   

 1998 - LA RIVOLUZIONE FRANCESE

La 16° edizione del Mondiale viene assegnata alla Francia,già organizzatrice dell'edizione del 1938, il Mondiale francese è quello dell'innovazione con l'allargamento a 32 squadre,l'introduzione del "golden goal",l'espulsione per il fallo da dietro e la possibilità di effettuare tre sostituzioni; in Francia ci arrivano 15 squadre europee (Austria,Belgio,Bulgaria,Croazia,Danimarca,Francia,Germania

Inghilterra,Italia,Jugolsavia,Norvegia,Olanda,Romania,Scozia e Spagna) 5 squadre sudamericane (Argentina,Brasile,Cile,Colombia e Paraguay) 3 squadre nordcentroamericane (Giamaica,Messico e Usa) 5 squadre africane (Camerun,Marocco,Nigeria,Sudafrica e Tunisia) 4 squadre asiatiche (Arabia Saudita,Corea del Sud,Giappone e Iran). Gli azzuri ,guidati dall'ex Ct della nazionale Under 21 Maldini Cesare (padre del campione del Milan e della Nazionale Paolo) si presentano con buone ambizioni, molti sono i giocatori talentuosi che compongono la rosa, ma dopo avere superato il girone di qualificazione da prima classificata davanti a Cile,Austria e Camerun e superato negli ottavi la Norvegia, al terzo turno impattano per 0-0 contro i padroni di casa transalpini perdendo l'incontro solo ai calci di rigore ma subendo  molto il gioco offensivo dei francesi; è la dimostrazione di essere troppo condizionati dalla prudenza tattica del proprio Ct a dispetto delle proprie potenzialità offensive.La Francia,padrona di casa, dimostra di avere una formazione all'altezza e conquista l'accesso alla finalissima di Parigi a suon di vittorie e di bel gioco; deludono invece i tedeschi eliminati dalla talentuosa Croazia,che si conquisterà il terzo posto finale,bene invece i brasiliani campioni in carica che conquistano anch'essi la finalissima superando in semifinale la forte Olanda. La Francia del fuoriclasse Zidane,centrocampista a tutto campo dotato di grande tecnica e palleggio oltrechè di grande forza fisica, nella partita decisiva per il Mondiale supera di slancio i "cariocas brasileiri" imponendosi con un perentorio 3-0 , laureandosi  per la prima volta nella sua storia Campione del Mondo; da sottilineare la duttilità tattica inculcata dal tecnico Jacquet ad una squadra composta da grandi giocatori in tutti i reparti come il centrale di difesa Blanc,lo statuario terzino di colore Thuram,il mediano tuttofare Deschamps,il  già citato fuoriclasse Zidane ed il talentuoso fantasista Djorkaeff.

 

2002 - BRASILE D'ORIENTE

 Per la prima volta nella storia il Mondiale di calcio viene organizzato da due paesi, la Corea del Sud ed il Giappone; è anche la prima volta che la massima competizione calcistica si svolge nel Continente asiatico, un grande novità che attira particolare attenzione da parte di tutto l'ambiente calcistico internazionale. Alla fase finale in terra d'Oriente si qualificano 15 nazionali europee (Belgio,Croazia,Danimarca,Francia,Germania,Inghilterra,Irlanda

Italia,Polonia,Portogallo,Russia,Slovenia,Spagna,Svezia e Turchia) 5 nazionali sudamericane (Argentina,Brasile,Ecuador,Paraguay e Uruguay) 3 nazionali nordcentroamericane (Costa Rica,Messico e Usa) 5 nazionali africane (Camerun,Nigeria,Senegal,Sudafrica e Tunisia) 4 nazionali asiatiche (Arabia Saudita,Cina,Corea del Sud e Giappone).La Nazionale italiana allenata dall'esperto Trapattoni si qualifica alla fase finale senza particolari problemi, gli azzurri hanno tutto per poter essere protagonisti ma ,ancora una volta, l'eccesso di prudenza tattica frena la squadra, tanto è vero  che l'Italia si qualifica a fatica nel girone di qualificazione, sopravanzata dal modesto Messico, e viene clamorosamente eliminata negli ottavi dai padroni di casa della Corea (2-1 ai supplementari complice pero l'assurda conduzione arbitrale dell'arbitro ecuaderno Moreno che penalizza pesantemente l'Italia). Sorprende la precoce eliminazione dell'Argentina nel girone di qualificazione e l'affermazione della Turchia che raggiunge addirittura la semifinale contro il Brasile (persa di misura per 1-0), bene la Germania che ritrova la sua abituale dimensione internazionale raggiungendo la finalissima di Yokohama insieme al solito Brasile. Nella partita decisiva per l'assegnazione della Coppa del Mondo i frombolieri del Brasile trascinati dalla nuova stella Ronaldo,attaccante dotato di grande classe abbinata ad una formidabile velocità, superano per 2-0 l'ancora acerba formazione tedesca e conquistano per la quinta volta il titolo mondiale; oltre a Ronaldo il Brasile ,guidato dal tecnico Solari,presenta autentici fuoriclasse come le mezzepunte di colore Rivaldo e Ronaldinho,il potente terzino di attacco Roberto Carlos e la forte ala tattica Cafù.